Consiglio di Gestione

Direttivo

Presidente

Raffaele Persico è attualmente professore associato presso l'Università della Calabria. Dal 2001 al 2019 è stato ricercatore presso il CNR. E’ stato chairman della tredicesima conferenza mondiale sul Georadar nel 2010 ed è membro del Comitato Direttivo della European GPR Association. I suoi interessi nel campo del georadar sono di tipo sia teorico che pratico, e riguardano applicazioni sui beni culturali, algoritmi di ricostruzione, tecniche integrate e hardware dei sistemi, soprattutto nell’ambito dei GPR stepped frequency, sui quali è titolare di un brevetto Italiano riguardante i georadar riconfigurabili. Raffaele Persico ha eseguito prospezioni in (e/o ha elaborato dati georadar provenienti da) varie zone d’Italia e d’Europa, nonché in Turchia e in Sud America, nell’ambito di varie missioni internazionali e di progetti nazionali ed internazionali. Raffaele Persico ha insegnato i principi e la tecnica georadar in scuole e seminari nazionali ed internazionali organizzati dall’EAGE, dall’EARSeL, dalla Cost Action Europea TU1208, dall’Università di Malta, dall’Università Cattolica di Leuven e dal CNR. Ha pubblicato in materia circa duecento articoli, 2 libri e alcuni capitoli di libro insieme con altri studiosi. Raffaele Persico è infine Editor Associato delle riviste internazionali Geophysical Prospection, Near Surface Geophysics e GPR Journal.

Vice Presidente

Il dr. Vincenzo Lapenna è attualmente Direttore dell’Istituto di Metodologie per l’Analisi Ambientale del CNR (IMAA-CNR) e Presidente dell’Area della Ricerca del CNR di Potenza.

Nel 1984 si è laureato in Fisica con 110/110 presso l’Università Federico II di Napoli. Dal 1989 è ricercatore presso l’IMAA-CNR, dove dal 2010 è Dirigente di Ricerca. Dal 1995 al 2009 è stato responsabile del “Laboratorio Geofisico”. Dal 2007 al 2010 è stato responsabile della Commessa “Sviluppo di tecnologie attive e passive per il monitoraggio di suolo e sottosuolo” del Progetto di Osservazioni della Terra del Dip. Terra ed Ambiente del CNR.

La sua attività di ricerca è rivolta principalmente allo sviluppo ed all’integrazione di tecniche elettromagnetiche per il monitoraggio geofisico di rischi naturali, di tomografie elettromagnetiche non invasive per lo studio di processi geofisici ed ambientali e l’integrazione di metodi e tecnologie osservative in-situ e da satellite per applicazioni in campo ambientale. La sua attività è testimoniata da 140 lavori pubblicati su riviste internazionali ISI (Hindex=22). Nel periodo 2000-2010 è stato incluso nella lista dei primi 10 autori per numero di pubblicazioni internazionali nel settore “Earthquakes” (fonte Thomson and Reuters).

Dal 1997 il Dr. Lapenna ha coordinato attività di oltre 30 progetti di ricerca finanziati nell’ambito di programmi promossi da organismi e/o enti nazionali ed internazionali (es. MIUR, MISE, ASI, Programmi FP6 e FP7 dell’Unione Europea, NATO), ha contribuito all’avvio di numerose collaborazioni in ambito internazionale, all’organizzazione di numerosi workshop e/o sessioni scientifiche ed ha tenuto numerose relazioni su invito nell’ambito di conferenze internazionali.

E' membro del Bureau di EMSEV (Electrical and Magnetic Methods for Seismology and Volcanology) international working group ed è membro della European Geoscience Society, dell' Environmental and Engineering Geophysical Society, dell’American Geophysical Union, della European Association of Exploration Geophysicists and Engineers e della Society of Exploration Geophysicists.

Il Dr. V. Lapenna ha rivolto particolare attenzione anche alla valorizzazione dei risultati della ricerca attraverso la promozione di azioni di trasferimento tecnologico mediante collaborazioni e progetti con il sistema degli utenti finali (es. Protezione Civile, Regioni, Consorzi di PMI e grandi imprese). Dal 2007 al 2011 è stato il referente scientifico per il progetto di ricerca industriale TeRN “Tecnologie per le Osservazioni della Terra ed i Rischi Naturali” finalizzato alla realizzazione del distretto tecnologico sulle Osservazioni della Terra in Regione Basilicata.

Il Dr. Lapenna sin dal 1989 è stato sempre impegnato in attività didattiche e di Alta Formazione finalizzate alla formazione di giovani ricercatori nel settore delle Scienze della Terra e dell’Ambiente, tale attività è testimoniata da oltre 30 tesi di Laurea e tesi di Dottorato seguite in qualità di relatore e 13 incarichi di insegnamento universitario (corsi di Geofisica Applicata, Idrogeofisica e Fisica) presso l’Università degli Studi della Basilicata. E’stato, inoltre, membro di commissioni internazionali per la valutazione di tesi di Dottorato di Ricerca.

Consigliere

Paolo Papeschi è laureato in Scienze Geologiche conseguita all'Università di Pisa nel 1992 con tesi in telerilevamento. Iscritto all’Albo dell’Ordine dei Geologi della Toscana (n°746) dal 1993, inizia la sua carriera professionale presso la Società Geologica Sondaggi di San Miniato dove svolge attività di consulenza e supporto. Coopera come libero professionista con il centro Studi Geologici di San Miniato Basso, per il quale svolge attività di rilevamento geologico e monitoraggio idrogeologico. Nel 1995 viene assunto come tecnico analista di sistemi dalla società IDS Ingegneria dei Sistemi SpA, specializzata nello sviluppo di soluzioni radar per il monitoraggio e la ricerca in ambito geologico. Gli viene poi affidata la responsabilità dell’ufficio Customer Care della Divisione Georadar. Nel 2001 è integrato nell’ufficio commerciale e poi nominato responsabile delle vendite e marketing della Divisione Georadar della IDS. Nel 2013 assume poi il ruolo di responsabile della Business Unit Geosystems che si occupa dei prodotti georadar e interferometrici per il monitoraggio remote delle strutture e territorio. Dal Giugno 2016 ricopre il ruolo di responsabile della Geo BU nella società IDS GeoRadar gruppo Hexagon-Leica Geosystems.

Consigliere

Damiano Martorelli ha conseguito due lauree magistrali con Lode, in Ingegneria dei Materiali ed in Archeologia, ed un dottorato di ricerca, su progetto congiunto tra Università di Trento e FBK- Fondazione Bruno Kessler, in Material Science, Mechatronics and System Engineering, per l’implementazione di nuove metodologie di analisi non distruttiva con tecnica combinata XRD/XRF, e contestuale sviluppo di moduli software specifici. Dopo aver ricoperto vari ruoli direzionali in diverse aziende, è ora titolare di un proprio studio di consulenza in ambito scientifico, finanziario e industriale (http://www.studio-martorelli.net). Nell’ambito delle più generali tecniche archeometriche e di conservazione e valorizzazione del cultural heritage, rientrano i suoi interessi, di tipo sia teorico che pratico, nel campo del georadar. Dal 2015 è membro dell’Associazione Nazionale Archeologi (ANA, http://www.archeologi.org), è consulente scientifico dell’Associazione di Rievocazione Storica Luporum Filii di Trento e dell’Associazione Culturale Kunst Grenzen/Arte di Frontiera (http://www.kunst-grenzen.eu) di cui è co-fondatore. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni, tra cui due saggi dedicati il primo alla riedizione generale dei dati storico-archeologici dell’Alto Adige/Suedtirol tra V e VIII secolo d.C., il secondo all’edilizia cristiana nell’Alto Adige/Suedtirol nello stesso periodo, alla luce delle moderne tecniche scientifiche e interdisciplinari.

Consigliere

Pier Matteo Barone è senior lecturer in Scienze Forensi presso la Nottingham Trent University. Ha insegnato per 11 anni presso l’American University of Rome ed è stato vincitore di un progetto FIRB (Futuro in ricerca 2012 – responsabile nazionale dr. Giuseppe Scardozzi, IBAM-CNR) come responsabile dell’Unità di Ricerca IGAG-CNR all’interno del progetto Marmora Phrygiae (studio dei cantieri antichi del mondo greco-romano, con particolare riferimento alla città di Hierapolis di Frigia in Turchia) ora concluso.

I suoi campi di ricerca sono la geofisica applicata all’archeologia, all’architettura, ai beni culturali ed al forense, con particolare riguardo all’utilizzo del georadar.

Ha al suo attivo varie campagne di scavo archeologico in Italia ed all’estero ed ha partecipato a varie investigazioni forensi collaborando con polizie in Italia ed all’estero; ha, inoltre, collaborato proficuamente con università e con vari centri di ricerca italiani e stranieri in ambito di geofisica applicata e metodologia della ricerca archeologica, archeologia del paesaggio, geoarcheologia, diagnostica sui beni culturali ed archeologia forense.

Ha ottenuto l’Abilitazione Scientifica Nazionale come professore associato sia in Fisica Applicata (02/D1) che in Archeologia (10/A1). È co-fondatore della piattaforma di esperti nota come Geoscienze Forensi Italia® e fa parte del comitato scientifico di diversi master e progetti.

Iscritto all’Albo C.T.U. del Tribunale Civile e Penale di Roma come perito geofisico ed archeologo ed iscritto all’Elenco degli Operatori Abilitati alla redazione del documento di valutazione archeologica preventiva nel progetto preliminare di opera pubblica (n. 472) certificato dal MiBACT.

Ha organizzato e co-organizzato varie conferenze italiane ed europee; inoltre, ha partecipato e presentato lavori a diversi convegni nazionali ed internazionali ed ha oltre 100 pubblicazioni sulle suddette tematiche.

 

Consigliere

Patrizia Capizzi è attualmente ricercatrice di Geofisica Applicata l'Università degli Studi di Palermo (ORCiD https://orcid.org/0000-0002-8750-6105). Dopo aver conseguito il Dottorato di Ricerca in Geofisica per l’ambiente e il territorio presso l'Università degli Studi di Messina si è occupata dell’ottimizzazione di metodi geofisici integrati per lo studio di problematiche idrogeologiche, geomorfologiche e per applicazioni all'Ingegneria e ai Beni Culturali. Ha partecipato a diversi progetti di ricerca, tra i quali i più importanti sono: PRIN 2003 Diagnostica con metodi tomografici per lo studio della vulnerabilità di edifici e manufatti; FIRB 2005 Ricostruzione e valorizzazione del paesaggio archeologico nell'ambiente costiero mediterraneo attraverso metodi innovativi non invasivi; PRIN 2007 Controllo, protezione e gestione delle risorse idriche sotterranee. Contributo innovativo dei metodi geofisici; Microzonazione Sismica di Livello I in diversi Comuni della Sicilia (OPCM 3907/2010 - Convenzione con Assessorato Regionale della Protezione Civile); PON 2012 SIGLOD - Sistema intelligente a supporto della gestione e localizzazione delle discariche.

Consigliere

Alessandro Fedeli è attualmente ricercatore a tempo determinato presso il Dipartimento di Ingegneria Navale, Elettrica, Elettronica e delle Telecomunicazioni (DITEN) dell’Università degli Studi di Genova. Dopo aver ricevuto con lode la Laurea e la Laurea Magistrale in Ingegneria Elettronica presso l’Università degli Studi di Genova nel 2011 e nel 2013, ha ottenuto il Dottorato di Ricerca in Scienze e Tecnologie per l’Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni nel 2017. La sua attività di ricerca è prevalentemente orientata allo sviluppo di metodi innovativi per la soluzione di problemi inversi in elettromagnetismo, in particolare applicati all’imaging elettromagnetico e alla prospezione del sottosuolo mediante georadar. E’ stato WG Member della COST Action TU1208 "Civil engineering applications of Ground Penetrating Radar". E’ Associate Editor della rivista “Geoscientific Instrumentation, Methods and Data Systems”, Topic Editor della rivista “Electronics” e Guest Editor di diverse Special Issue su riviste internazionali, dedicate ai problemi di scattering elettromagnetico diretto e inverso. E’ autore/coautore di più di 100 pubblicazioni su riviste e atti di conferenze internazionali e revisore per 26 riviste internazionali. Inoltre, è stato membro del Technical Program Committee e organizzatore di sessioni scientifiche in diverse conferenze internazionali del settore.